L’introduzione massiccia di termini inglesi nella lingua italiana corrisponde sempre ad una necessità storica o non è, anche, una sorta di “bullismo linguistico” (volto alla persecuzione del cittadino) e di provinciale sudditanza alle mode?
Blog collettivo fondato e coordinato da Nando Cianci - Anno VIII - 2024
L’introduzione massiccia di termini inglesi nella lingua italiana corrisponde sempre ad una necessità storica o non è, anche, una sorta di “bullismo linguistico” (volto alla persecuzione del cittadino) e di provinciale sudditanza alle mode?