di Nando Cianci
Le nubi stillavano angoscia e speranza.
Il mare spargeva schiuma e brandelli di fragore.
Il gommone ballava sui flutti della risacca,
cavalcato dal ghigno predatore dello scafista.
Alle spalle, l’infanzia appassita tra le macerie.
Salparono, incontro alla notte
che li avrebbe avvolti per sempre.
O, forse, si sarebbero svegliati davanti ad un muro,
attorniati da sorrisi, coperte, bevande fumanti.
O da manganelli.
Di là e di qua dal mare,
gli uomini sondavano gli abissi del loro animo.
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